Turi presenta "Pane e Melograno", inno al Meridione
Ci sono i colori, i sapori, i profumi del Sud nelle tele del pittore nocese Stefano Turi. La sua personale “Pane e Melograno” inaugurata nell’ambito di “Barsento Arte”, lo scorso 15 settembre presso il Chiostro delle Clarisse si presenta come un tributo commosso al Meridione. Il suo genio infaticabile ha cristallizzato su tela squarci di vita quotidiana, fatti di oggetti semplici attinti da tempi indefiniti ed incastonati in contesti familiari ed accomodanti.
Si percepisce una convivialità generosa nelle sue 20 tele, realizzate a tempera con il caratteristico modus operandi del raschiamento della superficie, commisurando quindi riempimenti e brusche sottrazioni di colore. Una tecnica che nel contesto di Pane e Melograno si fa metafora incisiva di una terra che offre barlumi di ricchezza, al triste costo di stenti e privazioni. E’ chiaro il riferimento alla vita nei campi e rimarcato dall’immagine dicotomica del melograno, vivace nei colori, malinconico se esaminato alla luce di queste suggestioni.
Il vernissage è stato curato dal neodirettore dell’Accademia di Belle Arti di Bari Giancarlo Chielli che ha osservato “la poetica di Turi risente di molteplici influenze, tra cui Soutine nei colori accesi e Cezanne per la poetica degli oggetti. L’essenzialità è solo un silenzioso invito alla riflessione”. L’esposizione sarà fruibile sino ad oggi 19 settembre.